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PERCORSO BIO-MEDICO: Nuova opportunità formativa al Liceo Classico “Garibaldi”

PERCORSO BIO-MEDICO: Nuova opportunità formativa al Liceo Classico "Garibaldi" - Firmata la Convenzione con Fondazione Ri.MED.

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Riceviamo e pubblichiamo dalla Redazione di “Cosmonauti del Garibaldi” – Giornalino della Comunità scolastica (a cura di Sabrina Elena Guiglia, Giuliana Crimi e Anna Maria Di Matteo).

L’inizio dell’anno 2025 è stato palcoscenico di molte notizie significative per la comunità scolastica del Liceo Classico “G. Garibaldi”, come la conferma di numerose nuove iscrizioni, grazie a cui la scuola ha potuto aumentare il numero delle classi a disposizione. In particolare, ieri, 19 febbraio 2025, nella Presidenza del nostro liceo si è tenuto l’incontro per la firma ufficiale del protocollo per l’introduzione del nuovo percorso bio-medico, una opportunità finalmente accessibile grazie alla convenzione del Garibaldi con la Fondazione Ri.Med, che pone l’attenzione sulla ricerca biomedica e biotecnologica. Sono stati presenti all’incontro, insieme alla nostra Dirigente Scolastica, Prof.ssa Irene Marcellino, la prof.ssa Loredana Lipari, coordinatrice di Dipartimento di Scienze, la prof.ssa Carmelina Meli che si è occupata di promuovere l’organizzazione del liceo a curvatura biomedica, Paolo Aquilanti, Presidente nazionale della Fondazione Ri.Med, con alcuni suoi collaboratori.
Qui una carrellata fotografica dell’evento:

Il percorso è stato promosso e fortemente voluto dalla Dirigente Irene Marcellino, che ha sottolineato più volte alla comunità scolastica la sua fiducia in un approccio educativo e formativo fondato sulla scoperta del talento e sulla capacità di mettere gli studenti nella condizione di potere scegliere il loro ruolo sociale, il loro lavoro, le prospettive con maggiore consapevolezza: “Alla fine del quinto anno – ha dichiarato ai nostri microfoni – una scelta la fanno tutti i nostri alunni, il problema è capire se tale scelta vada nella giusta direzione e sia stata ponderata, tenendo conto delle nuove frontiere della ricerca per cui la medicina non è solo una branca scientifica che si occupa del curare, ma ha una prospettiva nuova, quella di migliorare e stravolgere le condizioni preesistenti di un paziente per porlo nella posizione di essere ancora efficiente e vivere una vita più soddisfacente. La novità dell’iniziativa si fonda su due aspetti fondamentali: in primo luogo i ragazzi saranno affiancati dai ricercatori di Ri.Med, di esperienza e provenienza anche da università estere, i quali studieranno insieme ai ricercatori e da lì passerà il primo elemento fondamentale, la curiosità: il ricercatore è, infatti, uno studente curioso e questo è il primo passaggio che transiterà ai nostri studenti, tale apertura può stimolare la loro curiosità verso nuovi argomenti e interessi. Proprio il fatto che entrambi siano studenti consentirà di trasferire il metodo di studio e delle competenze. In secondo luogo, a differenza di altri indirizzi biomedici, l’approccio non sarà fondato sulla frontalità, con un professore che spiega la lezione e i ragazzi che assistono, ma i ragazzi verranno affiancati dai ricercatori sia a scuola, che in esterna nei laboratori della sede del RiMed. Una prospettiva nuova, dunque: gli strumenti, il clima, le attrezzature, un altro contest”.
Nel corso dell’incontro abbiamo avuto modo di porre al presidente nazionale di Ri.Med Paolo Aquilanti varie domande alle quali lui ha risposto in maniera esaustiva e dettagliata, sottolineando che, sebbene abbiano protocolli con altre scuole, il Liceo Classico Garibaldi è il primo ad avere strutturato una curvatura quinquennale. In particolare si è discusso sulle sue caratteristiche e sulle opportunità offerte, tra cui ha ricordato “l’ampliamento degli orizzonti, che consiste in un approccio interdisciplinare, che collega le scienze umane e le scienze naturali, nell’integrazione di discipline scientifiche come biologia, chimica e medicina nel curriculum tradizionale del liceo classico, che offrirà agli studenti una visione più ampia del mondo e della conoscenza. Il percorso a curvatura biomedica può incoraggiare gli studenti a porsi domande più complesse e a cercare risposte che spaziano tra diverse aree del sapere e può aiutarli a scoprire le proprie passioni e inclinazioni, fornendo loro un’esplorazione più approfondita delle discipline scientifiche e delle professioni sanitarie”.
L’insegnamento del metodo scientifico, basato sull’osservazione, sull’ipotesi, sulla sperimentazione e sull’analisi dei dati, può sviluppare negli studenti una mentalità critica e una curiosità investigativa, spingendoli a cercare attivamente spiegazioni ai fenomeni che li circondano. Lo studio di argomenti biomedici con rilevanza pratica per la vita quotidiana, come la salute, le malattie e le tecnologie mediche, può suscitare un interesse più vivo negli studenti e la loro curiosità verso le implicazioni concrete delle scienze nella società. Questo percorso implicherà anche l’introduzione di laboratori scientifici e attività pratiche, come la dissezione, la microscopia o la simulazione di interventi medici, il che potra’ rendere l’apprendimento più coinvolgente e stimolare la curiosità degli studenti verso i meccanismi del corpo umano e della vita. Inoltre gli incontri con medici, ricercatori e altri professionisti del settore biomedico potranno offrire agli studenti modelli di ruolo e ispirazione, stimolando la loro curiosità verso le carriere scientifiche e mediche.
Alla fine dell’incontro abbiamo assistito alla firma dei documenti che certificano l’introduzione di questo percorso di studio.

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